CASTELLO DI ORIA – PAGLIARO: RICONOSCIMENTO DI INTERESSE ECCEZIONALE, MA VA RIAPERTO AL PUBBLICO

Audizione castello Oria, Pagliaro: “riconoscimento d’interesse eccezionale per l’intera rocca cittadina, purché il bene sia riaperto al pubblico”

Nota del consigliere Paolo Pagliaro, capogruppo la Puglia domani.
“Gigantesco gioiello di pietra, vascello natante nell’aria. Definizioni poetiche per un monumento straordinario, il castello di oria, su cui abbiamo acceso oggi i riflettori in commissione cultura. Su mia richiesta, condivisa con il collega bruno, è stato aperto un confronto che ha come obiettivo la restituzione alla fruizione pubblica del castello, arroccato sull’acropoli da cui domina la terra d’Otranto. Chiediamo la dichiarazione d’interesse eccezionale per questo bene, da quattordici anni chiuso alle visite, perché è il passaggio necessario per riaprirne le porte alla comunità. È questa la via per preservare l’enorme valore culturale di un luogo identitario tra i i più preziosi del Salento e della Puglia.
Sul bene esistono già cinque vincoli di tutela, ha precisato la soprintendenza, rimarcando insieme al comune che ogni accordo di riapertura al pubblico non può prescindere da una trattativa con la proprietà privata del castello, acquisita nel 2007 per venti milioni di euro. Da parte nostra non c’è alcuna volontà di entrare in polemica né di mettere in discussione i legittimi interessi privati, ma ci preme innanzitutto tutelare il diritto della collettività a rientrare in possesso di un bene che è sostanza della sua identità. E questa è una priorità che prescinde da ogni colore politico.
L’architetto Errico, funzionario della soprintendenza, nella sua approfondita relazione ha puntualizzato che il castello è parte integrante della rocca di Oria, dell’intera cittadella in zona tre colli che abbraccia anche l’attiguo monastero, la cattedrale e il vescovado. Dunque, la nostra volontà è quella di estendere la richiesta di riconoscimento d’interesse eccezionale all’intera cittadella, per preservarla e aprirla al pubblico e ai turisti.
Crediamo che la bozza di convenzione fra comune e proprietà possa essere rivista in modo da garantire la più ampia fruizione pubblica del bene, per salvaguardare gli interessi di tutti. Sono felice che l’assessore Bray abbia colto appieno lo spirito del nostro interessamento, nel solco della visione illuminata di Federico II.
Ho già annunciato una nuova richiesta di audizione, condivisa con i colleghi bruno e caroli, accogliendo l’invito di quest’ultimo a convocare anche la proprietà, attore fondamentale degli accordi che si andranno a negoziare. La direzione di un tavolo di concertazione è quella giusta, dialoghiamo per trovare le soluzioni migliori. Ma la proprietà privata del castello non diventi veto per tenere fuori i visitatori da una meraviglia assoluta del nostro patrimonio architettonico e culturale.
Continuerò a farmi paladino della terra messapica, come ho fatto rivendicando la presenza di monumenti identitari della provincia brindisina nello spot promozionale della regione, e come feci già dieci anni fa, quando – a risarcimento della tendopoli per migranti allestita in quella zona – realizzai da editore uno spot per evidenziare le bellezze di Oria e Manduria, chiedendo e ottenendo che venisse mandato in onda sulle reti nazionali. Perché difendere e valorizzare era e resta la nostra priorità”. /comunicato

 

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