LA PREVENZIONE AL CENTRO DI UN “GIOCO” SU FACEBOOK E I CONSIGLI DELL’ONCOLOGO PER VIVERE MEGLIO

E’ bastato un cuore in bacheca per dividere in questi giorni il popolo dei cybernauti. Da un paio di giorni gli utenti di facebook si vedono recapitare messaggi da amici che invitano a postare un cuore sulla propria bacheca e girare il messaggio alle amiche per ricordare la settimana della prevenzione del cancro al seno. Una sorta di catena di S. Antonio che non è piaciuta a tutte e che ha scatenato una sequela di commenti e post anche da parte di addetti ai lavori. Sostanzialmente il popolo si è diviso in due catagorie, quelli che ritengono che non è così che si richiama l’attenzione su un tema di così grande importanza, e quelli che invece non ci vedono nulla di male nel riempire le bacheche con cuori rossi. A prescindere dalle due correnti di pensiero quello che è importante è come il tema sia tanto dibattuto. La diagnosi precoce e la prevenzione sono temi attuali e sui quali sono in molti a “lavorare” per diffondere per farne comprendere l’importanza. Gli stessi medici invitano ormai sempre più spesso, ad aderire ai programmi di screening delle Asl per le donne dai 49 ai 69 anni, a praticare l’autoesame, a sottoporsi agli esami ecomammografici, a vivere in modo sano. Uno dei grandi sostenitori dell’importanza della diagnosi precoce e della prevenzione, è il prof. Saverio Cinieri Direttore dell’Unità di Oncologia Medica dell’ospedale Perrino di Brindisi. Proprio oggi ha postato sul suo profilo la foto che pubblichiamo, quale reazione ai cuori sulle bacheche, accompagnata però da sani consigli: fate una mammografia, curate l’alimentazione e fate attività fisica, ai quali aggiunge anche il suuggerimento di seguire la pagina facebook percontodismith dove ogni giorno ci sono consiglie e anche curiosittà su quello che si può fare per vivere meglio e mettere facilmente in pratica le buone regole di prevenzione. Cinieri crede molto nell’efficacia di queste armi importanti a disposizione di ognuno di noi che non solo consentono di prevenire il male, ma aiutano anche i medici ad intervenire con terapie  meno invasive. E’ lo stesso professore ad occuparsi degli aggiornamenti della pagina interagendo anche con tutti coloro che pongono quesiti o dubbi. L’argomento prevenzione dunque ha risvegliato gli animi di molti e acceso anche le polemiche sui tempi d’attesa della sanità pubblica. E allora con buona pace di tutti mettere in pratica le parole, avere cura di sè a prescindere da quello che può o non può significare un cuore, l’essenza è questa, la prevenzione come arma di difesa e di guarigione nel cancro al seno resta l’unica certezza. Il lavoro da fare per radicare questa cultura nella popolazione è ancora tanto ma i dati di adesione agli screening della mammella sono confortanti ed in crescita costante. L’auspicio è che la sanità pubblica possa offrire sempre più spazi e tempistiche adeguate alle richieste dell’utenza perchè il detto “prevenire è meglio che curare” non resti solo uno slogan.

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