Il presidente della Provincia di Brindisi, Maurizio Bruno, con un comunicato teso a far chiarezza sulla situazione del riscaldamento all’interno degli istituti scolastici di propria competenza non nega, ma anzi ammette che “il fatto che questa mattina alcune aule potessero non essere riscaldate a causa, sia all’eccezionalità delle temperature davvero gelide, e sia alla rottura di alcune tubazioni che nulla hanno a che vedere con il freddo” così come si legge nella nota. “In sostanza – prosegue Bruno – sarebbe potuto accadere anche in primavera”. Il problema è che è accaduto oggi con zero gradi sulla colonnina di mercurio e un estremo bisogno di avere aule riscaldate, mentre in primavera non avrebbe creato problemi, e i blocchi agli impianti a causa del freddo gelido erano prevedibili. Prolungare la chiusura delle scuole per un altro giorno (anche se l’ordinanza di chiusura delle scuole deve essere disposta dal sindaco del Comune) avrebbe evitato imbarazzo a tutti: ai dirigenti scolastici quello di dovere decidere a propria discrezione se considerare o meno giustificate le assenze dei fuori sede, ai ragazzi residenti in città e alle loro famiglie spendere una assenza ingiustificata perché hanno scelto di stare a casa, agli altri che hanno sfidato il freddo il fatto d fare lezione, chissà poi che lezione, con piumini, guanti e cappelli in testa. Il presidente Bruno come assicura che era stato fatto quanto promesso: “Come già predisposto nei giorni scorsi in tutti gli istituti scolastici superiori di competenza della Provincia di Brindisi sono stati attivati i sistemi di riscaldamento nei giorni di lunedì e martedì” e assicura che “I tecnici e i funzionari dell’Ufficio Tecnico della Provincia sono già al lavoro per riparare in giornata le varie infrastrutture e per riattivare i sistemi di riscaldamento in quegli istituti in cui si era interrotto”. Accensione dei riscaldamenti disposta per tutta la giornata di oggi, comprese le ore notturne.