Arriva puntuale la nota di Palazzo di città sulla situazione determinata dalla riapertura delle scuole, pur in presenza di impianti di riscaldamento malfunzionanti. Ma si tratta di un terribile autogoal. Nella nota (che riportiamo di seguito), infatti, si fa riferimento solo ad alcuni casi di scuole in cui gli impianti non hanno funzionato. Intanto, nessuno ha addebitato alla sindaca ed al Comune la responsabilità delle scuole superiori (che sono di pertinenza della Provincia. E noi lo abbiamo scritto chiaramente…). Quanto alla San Lorenzo, abbiamo potuto constatare personalmente che alle ore 8, con zero gradi sul termometro, i termosifoni erano freddi! E sono stati accesi solo successivamente (e con una vistosa perdita di acqua). Nel frattempo i pochi bambini rimasti a scuola sono stati in aule ghiacciate. Con molta onestà intellettuale, poi, nella nota si afferma che il problema non è solo quello dei riscaldamenti, ma di infissi vetusti che consentono l’ingresso nei locali di aria fredda. Esattamente quello che abbiamo scritto sin da ieri e che avrebbe consigliato il rinvio di un giorno (domani sono previsti almeno due tre gradi in più) dell’apertura delle scuole, lasciando accesi i riscaldamenti anche nel corso della notte. Infine, una considerazione sulle responsabilità in capo al sindaco di una città: anche se le scuole superiori sono di pertinenza della Provincia, spetta al primo cittadino emettere una ordinanza di chiusura. E non ci risulta che qualcuno da Palazzo di Città abbia alzato il telefono ed abbia verificato se c’erano problemi nelle scuole superiori brindisine. In molte scuole superiori, infatti, fa un freddo polare nelle aule.
Ecco, comunque, la nota dell’ufficio stampa del Comune di Brindisi:
In riferimento alle polemiche strumentali che qualcuno ha voluto imbastire sulla questione dei riscaldamenti nelle scuole si precisa quanto segue:
Intanto, il Comune di Brindisi ha la gestione di circa 40 istituti del capoluogo tra asili nido, scuole materne, elementari e medie (dunque non le scuole superiori, la cui competenza spetta all’Amministrazione provinciale).
Dopo essere stati attivati già nelle giornate di lunedì e martedì, come da disposizione della sindaca, questa mattina tutti gli impianti sono stati accesi regolarmente.
Su quaranta impianti attivati, si sono riscontrati alcuni problemi sono nelle scuole del rione Paradiso per impianti andati in blocco. Sono intervenuti immediatamente i tecnici comunali che hanno provveduto a normalizzare la situazione.
Un problema analogo si è verificato anche nella scuola elementare di Bozzano. Pure qui sono prontamente intervenuti i tecnici.
Una verifica è stata effettuata questa mattina alle 10 presso la scuola elementare “San Lorenzo” la cui dirigente aveva allarmisticamente parlato di “situazione critica”. Dalla verifica fatta di persona è risultato che gli impianti di riscaldamento erano regolarmente in funzione e i termosifoni alla prevista temperatura.
Dunque, al di là dei problemi che statisticamente si possono verificare in presenza di un numero così considerevole di impianti (per altro in condizioni meteo straordinarie e che favoriscono il blocco delle caldaie), l’accensione nella stragrande maggioranza delle scuole è avvenuta senza intoppi.
Diversa è la questione della temperatura nelle classi che non è determinata solo dall’accensione dei termosifoni (che pure in diversi casi risultano inadeguati al riscaldamento di intere aule) ma anche dalla qualità degli infissi e delle strutture, molti dei quali risultano vetusti o danneggiati da anni, e che richiedono un piano di interventi mirato.
Ma tutto ciò non ha nulla a che vedere con la decisione di consentire oggi il rientro nelle scuole: la situazione meteo ha confermato che a Brindisi questa mattina esistevano tutte le condizioni per tornare tra i banchi.
Questa situazione deve comunque essere utile a una riflessione sullo stato degli istituti scolastici comunali che dovrà essere esaminato al più presto per individuare le possibili contromisure.