Chiariamo subito: le responsabilità non possono e non devono essere addossate esclusivamente all’attuale Amministrazione. Ma è un dato di fatto che attualmente il Comune di Brindisi stia vivendo la sua pagina peggiore in termini di tenuta finanziaria e di efficienza della macchina amministrativa. Il dissesto è sempre dietro la porta e – diciamolo con franchezza – se non fosse per il mondo che si è fermato a causa del Covid – certamente molti nodi sarebbero già venuti al pettine.
Ciò nonostante, si assiste a scelte dell’attuale governo cittadino a dir poco discutibili. È stata concessa l’aspettativa al dirigente di ragioneria Simone Simeone, ma al suo posto è giunto (solo a mezzo servizio) il dirigente di ragioneria del Comune di Francavilla Fontana, in rotta di collisione con la sua Amministrazione. Nel settore tributi, invece, si avverte una carenza di organico da far paura, a tal punto da mettere in discussione la tenuta dello stesso ufficio.
E non è tutto. Nonostante tutti i problemi in cui si dibatte la città di Brindisi, Rossi ha pensato bene di autorizzare il comandante della polizia locale Orefice a lavorare anche per il Comune di Ostuni. Il dirigente del settore Lavori Pubblici Lacinio, invece, lo abbiamo “prestato” part time per un periodo all’Amministrazione Provinciale. Al Comune di San Michele Salentino, infine, è stato concesso, sempre a tempo, l’ufficiale della polizia locale Prezzemolo per andare a dirigere la polizia locale.
Ma non era Brindisi il Comune in cui si avvertiva una paurosa carenza di organico? Ed allora, come si spiegano tutti questi “prestiti” quando si rischia di non avere unidici giocatori da mandare in campo?