Il 10 febbraio 1945, nel campo di concentramento di Dachau, moriva il Questore facente funzioni di Fiume Giovanni Palatucci, Medaglia d’Oro al Valor Civile e riconosciuto da Israele “Giusto tra le Nazioni”.
Il giovane poliziotto irpino si prodigò, a rischio della propria vita, per salvare migliaia di ebrei, destinati ai campi di sterminio, fornendo permessi speciali e favorendo la loro fuga all’estero. Scoperto dai nazisti, venne deportato a Dachau ove, a soli 36 anni, morì pochi giorni prima della fine del secondo conflitto mondiale.
Accogliendo un’iniziativa del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, domani 9 febbraio, alle ore 12,00 vi sarà nell’area antistante alla Questura, un momento di ricordo con l’istituzione dell’ “Ulivo Palatucci”.
In questo particolare periodo in cui riaffiorano nelle giovani generazioni preoccupanti segnali di intolleranza, è stato realizzato un piccolo monumento legato alla cultura e alla comunità ebraica, che sarà scoperto e benedetto in ricordo dell’estremo sacrificio dell’ultimo Questore di Fiume.
Il cippo è dono del Centro Ebraico di Cultura “Torah veZion” di Brindisi.
Alla cerimonia, che sarà svolta nel rispetto delle misure anti-covid, saranno presenti il Prefetto, il Questore, il Sindaco di Brindisi, il rappresentante della Comunità Ebraica, avv. Cosimo Yehudà Pagliara e il Cappellano della Polizia di Stato.
La Questura di Brindisi, anche per quest’anno, sta svolgendo incontri in videoconferenza con le scolaresche della provincia e tra le tematiche oggetto di trattazione vi è anche il ricordo dello sterminio degli ebrei, quale imprescindibile punto cardine per l’educazione delle giovani generazioni.