Il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi è riuscito a compiere un’altra impresa. Non riuscendo a mettere in risalto nulla di positivo nella sua azione amministrativa, ha fatto in modo che di Brindisi si occupasse anche Il Sole 24 Ore, ovviamente per un fatto negativo.
Il riferimento è al bando varato dal Comune di Brindisi per la ricerca di amministratori di condominio per 230 alloggi di proprietà comunale.
Ovviamente, tutto dovrà avvenire nel pieno rispetto delle legislazioni vigenti, mentre il compito più urgente da svolgere è quello di procedere con la volturazione del contratto di fornitura idrico-fognante, visto che il Comune di Brindisi ha disposto la cessazione dei contratti precedenti (a carico dell’ente) a far data dal prossimo 28 febbraio.
Tutto questo in cambio di un corrispettivo di 5 euro mensili per unità abitativa. E cioè ben al di sotto delle tariffe indicate dalle associazioni di categoria, ma soprattutto in totale inosservanza di quanto previsto dai contratti nazionali che prevedono che la durata sia annuale. Rossi, invece, ha stabilito che soli sei mesi siano a carico del Comune, mentre i restanti sei mesi a carico dei condomini. Il che – ma il primo cittadino volutamente lo ignora – comporterebbe la necessità di procedere con una nuova nomina a metà dell’anno.
Siamo di fronte, insomma, ad una richiesta esplicita di sfruttamento del lavoro degli amministratori di condominio ed è evidente che l’aspetto più grave è che tutto questo avviene da parte di un ente pubblico.
La questione non è sfuggita alla stampa nazionale e, in particolare, al Sole 24 Ore che al “caso Brindisi” ha dedicato ampio spazio.
Non c’è che dire: il sindaco Rossi continua a lasciarci senza parole…
Dott. Gianluca Quarta – consigliere comunale di Forza Italia