In questi giorni il dibattito sulla scuola ha toccato una serie di questioni che a mio avviso hanno necessità di essere approfondite. In particolare la possibilità di allungare l’anno scolastico al periodo estivo mi lascia perplessa sui risvolti psicologici degli studenti e in generale sulle ripercussioni che potrebbe comportare sulla percezione dell’ambiente scolastico.
Ho voluto rimettere questa mia breve riflessione in una lettera inviata alla Ministra dell’istruzione on. Lucia Azzolina qui di seguito riportata.
Illustrissima Signora Ministra,
ho ritenuto opportuno scriverle, perché vorrei farle presente alcuni aspetti che, per la complessità del momento rischiano di essere sottovalutati. Sono convinta della sua buona fede e della sua volontà di lavorare a migliorare le condizioni generali della scuola in coincidenza con la crisi pandemica. In riferimento a questo, vorrei condividere con lei la mia preoccupazione per i risvolti psicologici dei nostri ragazzi, ad ogni età in questo periodo oggettivamente difficile per tutti. Per questo, voglio cogliere l’occasione per farle presente alcune criticità che sono emerse con l’ampio dibattito sulla scuola, in particolare per la possibilità di allungare le lezioni al pomeriggio o, addirittura, al periodo estivo.
Credo onestamente che queste ipotesi non siano compatibili con le esigenze degli studenti. Sarebbe auspicabile che si considerasse il fatto che nonostante la scuola sia effettivamente lo spazio ideale per la sollecitazione culturale dei giovani, con l’adozione di queste misure si rischia che venga visto e vissuta come un luogo “ostile”.
Per questo motivo credo, così come lei ha già preannunciato, che la strada giusta da percorrere sia quella di accrescere l’offerta formativa, mediante investimenti nel digitale, di migliorare e potenziare il trasporto scolastico e, soprattutto, prevedere assunzioni di personale scolastico (docenti, ammnistrativi, ATA)
La crisi pandemica ci ha costretto a modificare troppe volte il nostro modo di vivere e, consapevoli delle difficoltà vissute, dobbiamo fare il possibile per non mettere i nostri ragazzi in condizione di vivere la scuola come un’esperienza negativa.
Sperando di aver sollecitato una sua riflessione, la saluto cordialmente.
Valentina Nadia Fanigliulo
Consigliera comunale /provinciale con delega al welfare scuola ambito regione Puglia trasporto scolastico della provincia di Brindisi