La chiarezza è ormai un elemento che sfugge al sindaco Rossi ed alla sua Amministrazione. Nei giorni scorsi hanno tentato di nascondere un autentico fallimento con la trovata dell’arbitro. Rossi, insomma, ha provato a far passare il messaggio che la nomina del commissario ad acta per la redazione del bilancio di previsione fosse una sua scelta e non la certificazione di un fallimento che non ha riscontri nel passato di questa città. Ebbene, il cosiddetto “arbitro” ha riportato alla luce tutto ciò che in questi mesi Rossi ed i suoi hanno tentato di nascondere e cioè la totale incapacità di gestione del Comune, con danni gravissimi che ci porteremo dietro per anni.
In pratica, il lavoro del commissario si è tradotto nella eliminazione dello stanziamento “Ager” (su cui Rossi ha pontificato per lungo tempo), sull’eliminazione di entrate tributarie stimate in più da questa Amministrazione. Inoltre, il commissario ha ridotto le entrate derivanti da sanzioni per il Codice della Strada da 2,5 milioni a 2,1 milioni, ha inserito un aumento della Tosap per il 2021 e 2022 (del 50% nella misura massima possibile), ha determinato un taglio dei servizi sociali per non meno del 20%, ha azzerato servizi essenziali come il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) e l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), così come peraltro previsto proprio dalla giunta-Rossi nel piano di riequilibrio. Ha riportato alla realtà le spese per energia elettrica (inspiegabilmente ridotte dal Comune senza alcuna giustificazione), ha ridotto molte spese discrezionali e incarichi esterni, ha riformulato il piano delle vendite del patrimonio 2020, spostando al 2021 almeno un milione di euro. Per quanto riguarda, invece, la Brindisi Multiservizi, la cui situazione è estremamente critica così come risulta chiaro dalla relazione del dirigente ai Servizi Finanziari allegata allo schema di bilancio (di segno diametralmente opposto dalle affermazioni del Sindaco), ha dato indirizzo affinché venga redatto entro 10 giorni il bilancio previsionale ed entro 20 giorni il piano industriale, partendo dagli importi previsti per ogni singolo servizio e gli importi stanziati in bilancio (già considerati insufficienti dall’amministratore). Si procederà, inoltre, con l’aumento dei bollini dell’autocertificazione delle caldaie e delle concessioni cimiteriali.
Insomma, per i brindisini parliamo di un autentico salasso, frutto della gestione dissennata dell’Amministrazione Comunale da parte di una maggioranza che ha cancellato qualsiasi speranza di ripresa, celandosi dietro le solite, stucchevoli “colpe del passato” .
La speranza, a questo punto, è che più di qualcuno ammetta le sue colpe e compia scelte conseguenti.
Avv. Carmela Lo Martire