Il Polo Messapia coltiva talenti: AleB conquista il web col suo “Ragazzo di strada”.
Solo al 3° anno del neo-nato indirizzo di studi “Servizi Culturali e dello Spettacolo”, col suo “Ragazzo di strada” Alessandro “AleB” Bernardi conquista il web! Il video clip, realizzato dalla regia di Yuri Elia e dall’aiuto regia di Beatrice Parnica, professionisti in erba della VII arte con l’aggravante di essere compagni di classe, non è solo il singolo di un emergente cantautore trap: “Ragazzo di strada” è un inno all’originalità di se stessi cresciuti “con nada, in quella contrada”.
E questo AleB lo racconta con un sound che arriva dritto nello stomaco, lo attraversa e toglie il fiato di fronte ad un irreversibile sistema che fagocita certezze, valori, aspirazioni, desideri, ma salva i sogni. AleB racconta il rifiuto di ogni omologazione: “tranquillo, non parlo in playback”, quasi a dire “ci sono anche io, non voglio essere un replicante”.
E qui, quei ragazzi indolenti, massificati, inaffidabili, un po’ considerati parassiti di una società che li contesta e li rifiuta, senza interrogarsi sulle responsabilità di un’emergenza educativa imperante, reclamano una propria collocazione nel mondo, sfidano i pregiudizi e, attraverso l’arte della musica e dell’immagine, invocano attenzione, considerazione e ascolto: “Io ci sono!”
Se la scuola non ha al centro delle sue priorità i ragazzi e le ragazze; se non si fa compagna dei loro sogni e nei loro progetti di vita, allora forse scuola non è.
Formare le nuove generazioni al “pieno sviluppo della persona umana” – per citare la nostra Costituzione – significa tirare fuori, ex ducere, il Mosè da un blocco di marmo grezzo, l’opera d’arte nascosta sotto le vesti di un adolescente, una scommessa proprio in quel periodo bellissimo e fragilissimo, tempo di follie e di maturazione, di scoperta di sé e dei propri desideri più intimi e veri, l’occasione favorevole per darsi forma.
Se poi un virus microscopico mette in discussione i tanti percorsi iniziati, allora la fatica di leggere la vita – propria e degli altri – e di provare a raccontarla in maniera extra-ordinaria è davvero una conquista, uno spettacolo.
E Alessandro in arte AleB, Yuri e Beatrice, hanno sfidato la didattica a distanza, il Covid, il vuoto esistenziale, la voglia di rivincita,,,e hanno vinto. Almeno, per il POLO MESSAPIA loro hanno vinto una piccola, grande sfida.