SOPPRESSIONE SPDC FRANCAVILLA FONTANA E DH PSICHIATRICO S.PIETRO V.CO: RIFONDAZIONE COMUNISTA SCRIVE A EMILIANO

Il Partito della Rifondazione Comunista scrive al governatore Regione Puglia, all’assessore Sanità Regione Puglia e al dg ASL BR, in relazione a soppressione SPDC Francavilla Fontana e DH Psichiatrico S.Pietro V.co

 

Nella nota della Direzione Generale ASL Brindisi del 26.10.2020, Prot. n. 81562 si legge che, in una ipotesi di modifica del Modello organizzativo Aziendale su base dipartimentale, si vorrebbe sopprimere sia il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPDC) del Presidio Ospedaliero di Francavilla Fontana che la Unità Operativa semplice D.H. Psichiatrico del “Melli” di S. Pietro V.co. Si tratta della soppressione del Reparto di Psichiatria (SPDC), mai attivato a Francavilla F., pur se previsto dallo stesso Piano di Riordino Ospedaliero (PRO) della Regione Puglia (Regolamento Regionale n.7 del 10 marzo 2017, previsione confermata dalla Delibera ASL BR di dipartimentalizzazione dei servizi, n. 884/17), in sostituzione del SPDC di S. Pietro V.co chiuso per la chiusura del PO Melli (il 31 dicembre 2017).

Invece il DH psichiatrico del “Melli” ha subito lo stesso trattamento di tanti altri servizi pubblici della ASL BR, dapprima depauperati di risorse umane, professionali e tecniche e poi chiuse per difficoltà operative. Era difficile comprendere le motivazioni che non hanno reso possibile la contestualità della chiusura di un reparto e l’attivazione dell’altro, evitando malesseri ad utenti e ad operatori. Ma tutto trova una ragione nella pervicace determinazione a CHIUDERE, che è ancora, duole doverlo constatare, la filosofia di fondo del Governatore Emiliano. Altre chiusure, altre ferite alla già martoriata sanità brindisina. Purtroppo questa volta tocca ad una fascia debole della popolazione, che non ha voce per farsi sentire, che avrebbe diritto ad 1 posto letto per 10.000 abitanti (vedi DM 70 del 2015) e mai meno di 0,7 (ma la situazione diventa poi drammatica se pensiamo che nel territorio Brindisi/Taranto vi sono solo due SPDC!), a servizi territoriali aperti h12, a CSM sperimentali h24, a dotazioni organiche adeguate a svolgere il delicato e difficile compito della cura e della presa in carico delle persone che soffrono di patologia mentale, dotazioni organiche pure già definite dalla stessa Regione Puglia (con il DIEF 2007 per il CSM, con il DIEF 2009 per il SPDC) ma mai realizzate, in grado di “fare salute mentale” su tutto il territorio, che finora si è retto sul sacrificio, la buona volontà e l’impegno professionale degli operatori dei servizi. Invece si va sotto il numero minimo di posti letto, con servizi territoriali depauperati di risorse, con la reale possibilità di vedere incrementata la pratica dei ricoveri fuori ASL,

decontestualizzati dal territorio, dalla famiglia e dalla continuità terapeutica Territorio /Ospedale. Mancano in effetti chiare e trasparenti motivazioni a sostegno della ipotizzata soppressione, né indici epidemiologici, né dati circa il numero di ricoveri nel reparto di Brindisi, né il numero di ricoveri fuori ASL, né dati circa la degenza media dei ricoveri nel SPDC del Perrino, né indicatori di qualità (ad esempio la degenza media di qualità nel reparto psichiatrico è di 14 giorni) e naturalmente non si fa riferimento al rispetto di leggi, norme e perfino si contraddice lo stesso PRO

Puglia. Si chiede una assunzione di responsabilità da parte del Management ASL BR e dei decisori politico-amministrativi della Regione Puglia, che vada verso la soluzione dei problemi, non verso la mera chiusura di servizi che aggravano la già precaria situazione della sanità pubblica e del DSM nel nostro territorio.

Fulvio Picoco

responsabile salute

Partito della Rifondazione Comunista/ Sinistra europea

Brindisi

 

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