DROGA, ARMI, FURTO: ARRESTATE 3 PERSONE, ANCHE UNA DONNA – FOTO

Mesagne. trovati in possesso di droga, armi illegalmente detenute, munizioni e un’autovettura oggetto di furto, arrestati.

I Carabinieri della Stazione di Mesagne, a conclusione accertamenti, hanno tratto arrestato, in flagranza di reato, Lacorte Mario, 62enne, Lacorte Damiano, 34enne e Calia Letizia, 57enne, tutti del luogo, per concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi comuni e clandestine e di munizionamento, ricettazione e riciclaggio. In particolare, a seguito di mirato servizio per la repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, i militari operanti, unitamente al personale del Nucleo Carabinieri cinofili di Modugno con il cane “Zilo”, hanno proceduto alla perquisizione personale e locale nei confronti dei suddetti, presso l’abitazione di campagna ubicata in quella Contrada Annunziata, rinvenendo sostanza stupefacente, armi illegalmente detenute e un’autovettura oggetto di furto, e nella fattispecie:

–   19 kg circa di marijuana in 59 involucri sottovuoto, rinvenuti all’interno di un bidone di plastica, occultato nel terreno;

–   700 gr di marijuana custodita in un sacco, rinvenuto all’interno del cofano dell’autovettura Fiat doblò intestata, parcheggiata nel cortile esterno recintato dell’abitazione;

–   materiale vario per la pesatura e il confezionamento dello stupefacente;

–   un fucile a retrocarica pronto all’ uso;

–   un moschetto monocanna sprovvisto di marca e matricola, rinvenuto nella camera da letto;

–   una carabina ad aria compressa in fase di modifica/alterazione, priva di marca e matricola;

–   22 cartucce per fucile da caccia cal. 12, occultate all’interno dell’armadio;

–   un’autovettura, parzialmente smontata, Audi A3 sprovvista di targhe, rinvenuta sul retro dell’abitazione e riscontrata essere oggetto di furto perpetrato nel 2019, in Brindisi.

Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Punto di contatto: Capitano Corvino.

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