Abbiamo visto anziani che grondavano sudore da tutti i pori, mamme che provavano a riparare dal sole i propri bambini. Tutti in fila per entrare in ospedale, a Brindisi, per andare a trovare i propri congiunti ricoverati. Una autentica vergogna di cui i dirigenti dell’Asl di Brindisi dovrebbero dar conto se ci fosse qualcuno interessato a far rispettare i diritti dei cittadini. Trattati come bestie, nonostante quel cancello delimiti il più importante luogo di cura “pubblico” della provincia di Brindisi.
Che ci vuole a far realizzare una pensilina (anche provvisoria)? Ma non è la prima e non sarà l’ultima volta che chi gestisce la sanità pubblica di questa provincia si dimentica dei più deboli. Ma questa volta, per questioni di poco conto, si è toccato davvero il fondo.