Cosimo Iurlaro, uno delle due vittime della gambizzazione di via Cellini a Brindisi del 30 maggio scorso, che stamani ha portato all’arresto di 3 persone, è uno dei brindisini appartenenti alla “banda dei bancomat”, il “commando” sgominato dai Carabinieri di Osimo nell’operazione “Cashpoint”. Il 41enne era stato arrestato insiema a altri 3 complici (Omar Bianco, 27 anni, Vincenzo Schiena, 38 anni, entrambi di Mesagne e Marco Santoro, di 25 anni, di Ostuni) il 29 settembre scorso. (I dettagli di quella operazione al link http://www.brindisitime.it/audi-blindata-stile-anni-90-chiodi-per-le-fughe-e-alloccorrenza-escavatori-rubati-per-sradicare-i-bancomat/#sthash.hHN4iZCc.dpuf ).
Oltre alla lite tra famiglie per la gestione dell’anziana signora e la scelta della badante ci sarebbero legami sentimentali, come si legge nella nota diramata dal comando dei Carabinieri di Brindisi, alla base delle rappresaglie tra le due famiglie che hanno portato all’estremo atto di vendetta. Burim Tatani, detto anche “Kledy” è sposato con la nipote di una delle vittime, e il legame familiare tra i due nuclei è ancora più forte per via della convivenza di altri due (uomo e donna) appartenenti alle due famiglie, ma qualcosa si è rotto la scorsa primavgera tanto da condurre 3 di loro in carcere e due in ospedale.