Il progetto della start up Waterlyzer
per combattere le dispersioni idriche
premiato dal Dta all’Hackathon Copernicus
Lo scorso 7 giugno si é tenuta la finale dell’Hackathon Copernicus organizzato da Planetek Italia, in partenariato con Dta (Distretto tecnologico aerospaziale) ed altre istituzioni regionali, nazionali ed europee, a conclusione di 3 giorni di confronto durante i quali sviluppatori di software, grafici, designer di interfacce, giovani innovatori appassionati di analisi dei dati, provenienti da diverse regioni italiane ed europee si sono incontrati virtualmente per creare applicazioni mobili innovative, basate sui dati e servizi del progetto europeo Copernicus, dedicato all’osservazione della Terra. I temi di confronto dei team in gara sono stati: le reti idriche, con l’obiettivo di realizzare un’applicazione mobile in grado di supportare la manutenzione preventiva delle reti idriche e fognarie ; l’irrigazione assiustita, con l’obiettivo di supportare il funzionamento dei sistemi di irrigazione alimentati da energia fotovoltaica, per migliorare la gestione e l’organizzazione delle attività agricole nei paesi in via di sviluppo ; l’acaquacoltura, con l’obiettivo di realizzare un’applicazione per smartphone che permetta di stimare il livello di crescita di pesce e molluschi in un impianto di acquacoltura.
L’Hackathon è stato utilizzato anche per un confronto sugli impatti sanitari, economici e sociali della crisi del coronavirus, posto che i satelliti possono aiutare a calcolare importanti “indicatori proxy” molto utili nella nel monitoraggio e nella risposta a epidemie di malattie infettive.
Il primo premio è stato assegnato alla start up Smart Farm, che ha la mission di supportare gli agricoltori grazie alla smart irrigation operando un’irrigazione puntuale e controllata dei campi, prima che la pianta sia sottoposta a stress. Smart Farm ha vinto un premio di 2000 euro, l’accesso diretto a Challenge Camp e l’accesso al Copernicus Accelerator.
Al secondo posto si è classificata Fishalytic, una startup che ha l’obiettivo di supportare e innovare il settore dell’acquacoltura grazie all’integrazione dei dati Copernicus con i dati meteo. Fishalytics ha vinto l’accesso diretto a Startup Challenge Camp e la possibilità di usufruire della costituzione di una srl innovativa.
Al terzo posto Waterlyzer, startup con la missione di ridurre lo spreco delle risorse idriche, attraverso la manutenzione mirata e puntuale delle infrastrutture idriche. Waterlyzer ha ottenuto l’accesso diretto a Challenge Camp.
Il Premio « Diversity » del Dta, nato da un progetto comune con il network Nereis e la rete dedicata ai dati Copernicus « CordiNet « é stato consegnato virtualmente da Fiorella Coliolo al team di Waterlizer, per premiare lo spirito di inclusività inteso non solo in termini di diversità di genere, ma anche di provenienza geografica e di background scientifico e di competenze. Del team fanno parte: lo spagnolo William Cerull, ingegnere ambientale, specializzato in remote sensing; il tedesco Aileen Jiang, data scientist; l’italiano Filippo Maria Raeli, svilupatore GIS &WebGIS, con master in cybersecurity; l’italiana Angela Pirri, fisico e project manager; l’italiana Mariangela Mazzilli, studentessa in Information Technology, di Corato.
Tra i componenti della giuria che ha selezionato le start up vi erano: Giorgio Saccoccia, presidente dell’Agenzia spaziale italiana; Giuseppe Acierno, presidente del Dta; Giovanni Sylos Labini, amministratore delegato di Planetek Italia.
“Per il secondo anno”, ha evidenziato Giuseppe Acierno, presidente del Distretto tecnologico aerospaziale, “siamo stati partner dell’Hackathon Copernicus. Credo che queste iniziative siano importanti per scoprire nuovi talenti e dare l’opportunità a giovani partecipanti di sfidarsi su tematiche molto attuali. I vincitori saranno invitati a presentare il loro pitch ad un webinar del Dta che organizzeremo entro metà luglio”.