SAN PIETRO V.CO – CURSI: GRAVISSIME LE ACCUSE AL SINDACO DELL’EX SEGRETARIO GENERALE

Ecco la nota dell’avv. Alessandra Cursi:

“IL RE E’ NUDO”.
La fiaba ‘I vestiti nuovi dell’imperatore’ di Hans Christian Andersen narra di un re narcisista truffato da due tessitori raffinati che lo illusero di potergli confezionare l’abito più bello del mondo, ma in realtà l’abito era inesistente, sicchè i due imbonitori sostennero che chi non l’avesse visto doveva considerarsi stupido.
Il re venne mandato addirittura in corteo nudo senza che nessuno osasse replicare che era nudo per non essere condiderato stupido; finchè un bambino gridò “il re è nudo” e la massa trovò il coraggio di dire che così era.
La fiaba esprime concetti semplici e chiari:
– è possibile che un leader rappresenti la realtà in modo evidentemente distorto;
– è possibile che chi ammicca al potere non solo non gli contesti nulla, ma gli formi intorno una vera e propria struttura di sostegno protettiva;
– è però possibile che dalla massa qualcuno, libero e non succube del potere, gridi a gran voce “il re è nudo”, dicendo la verità.
Bene, il Segretario Generale del Comune di San Pietro Vernotico, Dott. Avv. Giuseppe Alemanno, ha deciso di sbattere la porta in faccia al Sindaco Pasquale Rizzo, che lo aveva messo a capo dell’Amministrazione, gridando pubblicamente e a gran voce “la verità” sul modo in cui lo stesso amministra, rendendolo di fatto “nudo”.
Sono gravissime le affermazioni contenute nella nota del 4 giugno (inviata per conoscenza anche a tutti i Consiglieri Comunali e quindi anche ai Consiglieri di opposizione), in cui il Segretario uscente denuncia sostanzialmente due cose:
– da un lato il patologico rapporto che sussiste tra il Sindaco e la Responsabile dell’Area 1, alla quale viene conferito di fatto un potere gerarchico sugli altri dipendenti e sullo stesso Segretario Generale che non ha e non può avere e che puntualmente viene sollevata dalle responsabilità relative alla gestione dei procedimenti;
– dall’altro le tinte “fosche” di una gestione dispotica e dittatoriale, che vede un Sindaco agire sempre “in solitaria” ed in “notturno” come se San Pietro Vernotico fosse “una Repubblica indipendente”, senza una garanzia di condivisione delle sue decisioni (sempre unilateralmente ritenute corrette, ma che tali non sono quasi mai) con il vertice amministrativo dell’Ente e con quei Responsabili che hanno l’ardire di contestarlo.
Orbene, non posso non rilevare come tali affermazioni fanno “pendant” con le innumerevoli denunce che da quando rivesto la carica di Consigliere Comunale (giugno 2018) ho mosso in ogni occasione (non ultima la conferenza stampa tenutasi a fine anno 2019) sulle anomalie della gestione della macchina amministrativa da parte del Sindaco Rizzo ed in particolare su quell’incomprensibile rapporto con la Responsabile dell’Area 1 (evidente ormai a tutto il personale) che ne ha determinato la riconferma in un momento in cui sarebbe stato quantomeno opportuno (se non doveroso) che rimanesse estranea ad un Settore (quello Finanziario), come i Commissari Prefettizi avevano disposto.
Non posso che apprezzare comunque lo scatto di onestà intellettuale del Segretario Generale uscente e di quei dipendenti e Responsabili di Settore che in questo momento stanno mostrando una “libertà” di giudizio, che richiede, per la gravità delle affermazioni, un elevatissimo senso di responsabilità.
Il Sindaco, con i diverbi di cui si è reso protagonista, ha causato una paralisi amministrativa proprio in un momento nevralgico in cui le risposte ai cittadini dovevano essere immediate ed efficaci: il bilancio approvato è totalmente “asfittico” non prevendendo alcuna specifica misura a sostegno della cittadinanza e di tutte le categorie produttive; la Zona PIP di questo paese è morta e dal 2018 non si è assunta una sola determinazione per darle impulso; ci si limita a “copiare” le disposizioni regionali e statali sull’emergenza Covid per dare la parvenza che la macchina funzioni, ma senza un minimo di autonomia decisionale.
Vero è però che tutto quanto accade è la prova del fatto che il Sindaco non è più in grado di gestire la macchina amministrativa, essendo sostenuto soltanto da una o due Responsabili di Settore, che rischiano di fare solo una figura da “utile idiota”.
E tuttavia il Sindaco non è ben visto non soltanto all’interno del Palazzo, ma nemmeno al di fuori dove non è in grado di intessere legami che possono tornare utili ai cittadini: pensiamo che proprio nel pieno della emergenza Covid tra il Sindaco ed il Direttore Generale della ASL si sono completamente deteriorati rapporti.
Come ho sempre detto e ora ribadisco, è auspicabile che il Sindaco e la sua maggioranza facciano non uno, ma molti passi indietro, restituendo la “libertà” che questo Paese merita, e ciò anche perché le parole imbonitrici di un “re” ormai “nudo” non potrebbero più smentire il fatto che il Paese è lasciato allo sbando, senza obiettivi lungimiranti e concreti, essendo l’Amministrazione invischiata nei “sovrabbondanti scritti” che il Sindaco scrive pro (e a volte anche contro!!) domo mea.

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