I SINDACATI E LE ASSOCIAZIONI SCRIVONO AL PREFETTO: “RICHIESTA DI UN PATTO TERRITORIALE PER LA RIPARTENZA ”
” Al Sig. Prefetto
Dott. U Guidato
Prefettura di BRINDISI
Richiesta di un patto territoriale per la ripartenza
Egregio Sig. Prefetto,
come saprà, CGIL, CISL, UIL, con LIBERA, AVVISO PUBBLICO, ARCI e tante
altre Associazioni impegnate su tutto il territorio nazionale nella lotta contro le mafie,
hanno sottoscritto il manifesto “ GIUSTAITALIA – Patto per la ripartenza” ( documento
che alleghiamo alla presente) con 18 proposte che mirano ad uscire dalla cultura
dell’emergenza e affermare quella delle regole, applicando bene le norme già esistenti
per garantire ai cittadini l’esigibilità dei diritti fondamentali. La drammaticità della
pandemia ha sicuramente insegnato, non solo all’Italia ma a livello mondiale, che in
particolare, è da un adeguato sistema sanitario e sistema di welfare che dipende il
sistema economico e di sviluppo di un Paese, tant’è che di fronte all’emergenza
sanitaria l’unica alternativa possibile è stata il lockdown, e mentre drammaticamente si
raggiungevano migliaia di vittime a causa del covid-19, molti cittadini hanno perso il
lavoro, specie se precario o addirittura irregolare, con un aumento vertiginoso delle
famiglie in stato di povertà, molti anziani sono stati abbandonati a se stessi senza più
garanzie di cura e di assistenza. Bisogna quindi ripartire cambiando la visione
programmatica: mettere al centro le persone e la tutela dei diritti. Le 18 proposte
parlano, infatti, di interventi mirati a ridurre la povertà dilagante, a tutelare i più deboli, a
garantire lavoro, casa, istruzione, la regolarizzazione dei migranti, e, prioritariamente, il
rilancio e il rafforzamento di un sistema di welfare e un sistema sanitario pubblici, che
facciano superare le debolezze e le criticità che l’emergenza di questi mesi ha così
tragicamente evidenziato, facendo pagare il prezzo più alto alle persone anziane e alle
più fragili. Bisogna, con urgenza, ridurre il gap esistente tra le Regioni in termini di
servizi sanitari, sociali, assistenziali, lavorando concretamente per una rete integrata
tra presidi ospedalieri e servizi territoriali. Serve riorganizzare completamente la sanità
con infrastrutture tecnologicamente avanzate e assumendo in modo stabile tutto il
personale necessario.
Per far ripartire l’Italia sappiamo che stanno per essere messe a disposizione ingenti
risorse economiche da parte dell’Unione Europea e del Governo, così come si
possono utilizzare al meglio quelle ancora disponibili dei PON 2014-2020, in particolare
quelle dedicate all’asse Legalità e inclusione sociale.
Bisogna fare bene e bisogna fare presto. Ma fare presto non vuol dire
deregolamentare. Nel sistema degli appalti la parola semplificazione non deve
“affascinare” e diventare l’alibi per aggirare le norme, ma bisogna applicare gli