Accade spesso che quando si ha paura di qualcosa si prova a nascondere la testa, come se in questo modo il peridolo svanisse. E invece, purtroppo, non è così. A Brindisi uno dei pericoli maggiori è costituito dal dormitorio di via Provinciale San Vito. Un “contenitore” dove vivono tantissimi immigrati in una condizione inaccettabile di promiscuità. Sono gli stessi ragazzi che poi – a dispetto dei divieti -ò circolano liberamente in città, molti dei quali privi anche di mascherina e di guanti.
Da Milano giunge la notizia di un primo caso positivo all’interno di un centro di acxcoglienza. La speranza è che non si apsetti che accada il peggio prima di intervenire a Brindisi. Bisogna dividere questi ragazzi in più strutture e fornirgli presidi sanitari, magari spiegando anche che non è possibile girare per la città.
E preoccupa anche la situazione del centro di restinco, anche se in quel caso un minimo di controllo esiste.