Dopo la riunione del tavolo di crisi del 6 febbraio scorso al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma alla presenza della sottosegretaria Todde e del vice ministro Cancelleri sentiamo l’esigenza di fare il punto della situazione sulla vertenza Brindisi nella convinzione che ancora oggi qualcuno non si rende ancora conto del disastro economico-sociale che il territorio vive. Il fallimento di alcune importanti imprese brindisine, non solo per carenza di conferimento di lavori in appalto, conferma la necessità di un confronto a livello locale con le grandi committenti prima della loro assegnazione. Non a caso in questo giorni è in atto la protesta con un sit in presso lo stabilimento petrolchimico £NI di Brindisi dei lavoratori edili licenziati per inadempienze riscontrate e denunciate da un sistema di appalti che non tutela né gli uni né le altre. Per questo il territorio non può esimersi di presentare un progetto unitario sul nuovo modello di sviluppo.
Il potenziamento del porto deve avvenire in sinergia con la riconversione della centrale ENEL Federico II°. Stiamo parlando di due strutture fondamentali per assicurare all’economia brindisina il salto di qualità necessario per superare un periodo di crisi ormai più che ventennale.
Il cambiamento non può essere a perdere, ma deve rappresentare il volano della ripresa economica ed occupazionale del territorio. Una occasione da non sprecare assolutamente!
Oggi si conferma ancora una volta la inconsistenza di una visione, convinta e condivisa, sulla strategia da adottare. L’amministrazione comunale, sostenuta dal governatore regionale Emiliano, ha puntato le sue carte sul CIS, un progetto sicuramente positivo, con una prospettiva di realizzazione di oltre 10 anni se rispetterà i tempi indicati. Un punto di arrivo assai differito data l’urgenza di rimettere in sesto la congiuntura in atto.
Il modello Taranto a cui molti hanno fatto riferimento è quello da attuare: utilizzo di una legge speciale emessa per decreto dal Governo nazionale come è successo per la città ionica. Se sarà adottato lo stesso metodo con tutte le agevolazioni previste: velocizzazione delle procedure burocratiche, agevolazioni fiscali per le imprese che vogliono investire, oltre ai progetti degli investimenti da presentare: l’Autorità di sistema portuale ha già consegnato un dossier ai ministeri interessati (infrastrutture e sviluppo economico), allora per Brindisi potrà ottenere il risultato che tutti ci aspettiamo. I temi che riguardano la vertenza Brindisi, in più occasioni discussi al tavolo prefettizio, sono da considerare ancora attuali e realizzabili. È il momento di approfondire e concretizzare i progetti già finanziati, ma ancora privi di autorizzazioni che cambieranno la mappatura della presenza energetica, attraverso i nuovi ruoli che l’ENEL, TERNA, A2a ed EDISON, aziende leader nel settore in sinergia tra di loro unitamente agli investimenti previsti per il porto, dovranno svolgere nel prossimo futuro.
I progetti integrati di queste aziende ci permetteranno di rispondere al richiamo rivolto ai presenti dalla sottosegretaria Todde e dal vice ministro Cancelleri nella riunione del 6 febbraio: sappiate rappresentare il vostro territorio con progetti condivisi e già concordati in loco. Una strategia che si è rivelata vincente in molte altre circostanze.
Siamo contenti dell’attenzione che finalmente si sta dando su argomenti essenziali che la UIL ha richiamato in più occasioni. Il problema dell’affidamento degli appalti, la necessità delle aziende di organizzarsi in tempo e competere alla pari, professionalizzando i lavoratori per quelle che sono le nuove professionalità richieste dal mercato del lavoro. Il grido d’allarme che alcuni stanno lanciando oggi sul rischio di esclusione dagli appalti delle aziende locali sui nuovi investimenti è la conferma di quanto sia necessario predisporre in tempo utile strategie comuni. Nel lontano e recente passato non è stato così, e proprio per questo motivo non siamo mai stati ascoltati.
Questo è il momento giusto per mettere insieme proposte ed idee. Non è consentito lasciarselo scappare.
La Segreteria CST/UIL.
Le categorie del settore industria: UILTEC/UIL, UILM/UIL, Feneal/UIL, UIL Trasporti – Brindisi.