L’imprenditore portuale Teo Titi ha lanciato un allarme attraverso la sua pagina facebook in riferimento all’immobilismo che si registra nell’aeroporto del Salento. Ad ottobre del 2018 in conferenza stampa (con la presenza, tra gli altri, dell’amministratore di Aeroporti di Puglia, del Presidente Emiliano e del sindaco Rossi) fu annunziato l’avviod ei lavori per l’allungamento della pista dell’aeroporto di Brindisi. Il tutto, in 286 giorni. Ebbene, a distanza di quasi un anno e mezzo i lavori njon sono ancora iniziati e il mancato allungamento della pista provoca gravi consegtuenze al porto di Brindisi a causa del cono di atterraggio. Ecco cosa scrive Titi:
Ottobre 2018. Prima pietra!!!????
286 giorni previsti per completare. Ma dai 286 gg sono passati altri 6 mesi e ancora devono iniziare!
A Bari nel frattempo hanno allungato la pista di 3 KM e lunedì il ministro inaugura!!
A Brindisi sono 298 i metri e siamo ancora nella fase di “verifica” della progettazione esecutiva, avvio dei procedimenti per le cessioni delle aree,
Enac non si sa perché è andata lunga nei tempi di approvazione… etc etc etc
Tutto questo per sperare di guadagnare qualche metro di altezza delle navi per il cono d’atterraggio.
Sembra che non abbia ormai neppure senso sperare… dragaggi fermi, banchine non si posso fare, ormeggi idem. E potrei continuare all’infinito…
I soldi? Ci sono (ancora per poco)
I progetti? Ci sono.
Il traffico? Se lo prende chi è più veloce!
È tutto fermo e tutto sembra voler rimanere ancor più fermo..
Dover lottare… questo è il paradosso!
Con chi dobbiamo prendercela?
