La rassegna: ” E ora qualcoSa di completamEnte diver…SSO” , presso la Vineria Susamaniello, è iniziata, lunedì 5 dicembre, con il film ” Shame” , con il suo affascinante protagonista. Un film forte, denso di significato. Il protagonista un, sex addict, che vive male perché non riesce a lasciarsi andare alle emozioni. Alla fine della visione, la dott. Gabriella Gravili, consulente sessuologa, ha commentato il film con importanti ed esaurienti argomentazioni, che hanno destato tanto interesse e attenzione nei presenti. Strepitosi gli intermezzi di musica classica che danno la possibilità, al protagonista, di riaversi. Lui è perso nel suo mondo esistenziale, gli unici momenti in cui appare connesso con la realtà, c’ è la musica classica da sottofondo. Il protagonista è malato di sesso, sex addict, una patologia che, negli ultimi anni, si è molto diffusa. Incontri orgiastici, auto eurotismo, nessun coinvolgimento emozionale. L’ unica volta che sembra esserci un avvicinamento, un inizio di sentimenti, lui fallisce, perché non riesce a riconoscersi, non sa come comportarsi. La dipendenza da sesso, non è diversa da altre dipendenze, come il gioco d’ azzardo, ecc. Nel film, c’ è una scena in un bar, in cui, il protagonista provoca e viene pesantemente pestato, chiaro segno di autodistruzione. Si rende conto che l’ unica relazione di intimità possibile sarebbe con la sorella, ma non riesce a lasciarsi andare, non riesce neanche ad abbracciarla. La sorella è una dipendente affettiva, si ” butta” in relazioni impossibili. Molto toccante il momento in cui dice al fratello che loro due non sono brutti,è brutto il contesto da cui vengono. Film molto bello, fa riflettere su una patologia grave, da non sottovalutare. Anna Consales