Le nuove polemiche strumentali diffuse dai soliti personaggi che continuano a infangare provocatoriamente il lavoro svolto dall’Amministrazione comunale di Brindisi si rivelano ancora una volta fuori luogo e non giustificate.
Sia ben chiaro che la nomina di tre dirigenti in una pianta organica, come quella del Comune di Brindisi che ne prevederebbe ben 13, è legata alla necessità di fornire l’Ente di specialisti in settori cardine quali l’Urbanistica, l’Ambiente e la Programmazione economica, andando a coprire i posti lasciati vacanti dagli ultimi quattro dirigenti andati in pensione. Attualmente siamo a sette dirigenti, con i nuovi tre si arriva a dieci unità complessive, invece delle 13 previste. Non ci aspettiamo che qualcuno ci dica bravi per aver comunque risparmiato, ma subire anche le solite critiche strumentali mi sembra davvero esagerato.
La macchina amministrativa ha settori che devono essere necessariamente distribuiti in maniera tale da garantire il buon andamento degli uffici e dell’attività.
E questo ruolo non ha nulla a che vedere con quello svolto dai “lavoratori socialmente utili” (come strumentalmente vorrebbero far intendere i soliti denigratori) per i quali la sindaca sta cercando di trovare comunque una soluzione, non solo per i 22 che si era ipotizzato di stabilizzare. E tutti coloro i quali hanno a cuore gli interessi degli Lsu sono invitati il 13 dicembre all’incontro programmato a Bari, presso l’assessorato regionale al Lavoro.
Ancora una volta le critiche giungono puntuali da chi non gode più di ben remunerati incarichi nello staff del sindaco Consales e anche da chi non è riuscito a restare incollato alla poltrona in Consiglio comunale, come da indicazione del prefetto. Ci ritroviamo nuovamente dinanzi a becere strumentalizzazioni di gravi situazioni lavorative da parte di chi intende solo continuare, con livore e a qualsiasi costo, a gettare fango per proprio interesse su questa Amministrazione.
Toni Muccio
(Coordinatore cittadino Noi Centro Brindisi)