Ecco la nota:
MINISTRO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E PER IL TURISMO
- DARIO FRANCESCHINI
ministro.segreteria@beniculturali.it
DIRETTORE GENERALE UNITA’ PER LA SICUREZZA DEL PATRIMONIO CULTURALE MIBACT
PREFETTO FABIO CARAPEZZA GUTTUSO
SOPRINTENDENTE ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI BRINDISI, LECCE E TARANTO
ARCH. MARIA PICCARRETA
maria.piccarreta@beniculturali.it
PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA
DOTT. MICHELE EMILIANO
segreteria.presidente@regione.puglia.it
ASSESSORE INDUSTRIA TURISTICA E CULTURALE DELLA REGIONE PUGLIA
DOTT.SSA LOREDANA CAPONE
DIRETTORE REGIONALE POLO BIBLIOMUSEALE DELLA REGIONE PUGLIA
DOTT. LUIGI DE LUCA
PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BRINDISI
SINDACO DI BRINDISI
ING. RICCARDO ROSSI
segreteria.presidenza@provincia.brindisi.it
riccardo.rossi@comune.brindisi.it
Siamo costretti a rilevare che è rimasta inevasa la nostra richiesta di chiarimenti in merito al trasferimento presso la sede della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio a Lecce dei bronzi di Punta del Serrone ed alla loro rapida ricollocazione nella sede del Museo “F. Ribezzo”.
Non abbiamo voluto e non vogliamo partecipare allo scontro fra tifoserie opposte: da un lato, all’interno della stragrande maggioranza di brindisini che più che legittimamente chiedono la restituzione dei beni vi è chi sta usando toni eccessivi, dall’altro, vi è una netta minoranza che parla di atto dovuto e necessario, in realtà per nulla motivato.
A tal proposito però va fatto notare che forse sarebbe stato più opportuno ed immediato, senza dispendio di ulteriori oneri finanziari, mettere i bronzi in sicurezza temporaneamente all’interno dello stesso Museo, magari utilizzandone i sotterranei.
Va anche sottolineato che, la cittadinanza merita un immediato chiarimento rispetto a quanto contenuto nelle dichiarazioni (Quotidiano del 18.12.2019) rese pubbliche dalla Soprintendente arch. Maria Piccarreta, che a tutt’oggi non sarebbe stata perfezionata la pratica “di deposito temporaneo dei bronzi a seguito del passaggio dell’immobile del Museo dalla Provincia di Brindisi alla Regione Puglia, attualmente custode dei beni esposti all’interno dello stesso.
Va chiarito urgentemente quali siano le ragioni di tale mancato perfezionamento e a chi addebitare i ritardi segnalati nell’articolo stesso.
Altro chiarimento indispensabile da fornire, se a motivare il trasferimento di alcuni beni sono state ragioni di sicurezza, è quello relativo al criterio che ha condotto a scegliere alcuni reperti da tutelare con il trasferimento in altro luogo, dal momento che la pur fragile testa della statua di giovinetto o un’ala della vittoria, come si evince dalla documentazione video-fotografica diffusa in questi giorni, non solo non sono stati trasferiti me neppure messi in sicurezza in loco.
Si chiede, inoltre, per quale motivo, superata l’emergenza “bomba”, i reperti “impacchettati” nelle sale del Museo, non siano stati a tutt’oggi liberati dagli involucri di protezione, specie in considerazione dei visitatori che senza dubbio si recheranno presso lo stesso Museo durante le imminenti festività natalizie, magari ulteriormente sollecitati dalle polemiche di questi giorni.
Nel richiedere un riscontro alla presente, si confida in un immediata restituzione alla Città di Brindisi dei bronzi di Punta del Serrone, a cui furono affidati con Decreto Ministeriale, subito dopo il loro rinvenimento.
Sarebbe paradossale che soltanto dopo le festività si stabilisca il ritorno dei bronzi arrecando un evidente danno materiale e d’immagine alla città di Brindisi
Centro Turistico Giovanile
Legambiente
WWF