E’ di questi giorni la notizia di un nuovo scavo che una azienda appaltatrice di “Terna” sta effettuando sulla litoranea per Cerano. In sostanza, sullo stesso sedime stradale di proprietà della Provincia è stato effettuato uno scavo su una corsia e adesso si è passati all’altra corsia. Non è dato sapere a cosa possono servire sue cavidotti attigui, ma è scontato che saranno interrati cavi della portata di 380Kv. Autentiche “bombe” in termini di emissioni elettromagnetiche, anche se proprio Terna, in una nota inviata alla nostra testata giornalistica all’indomani della nostra denuncia, aveva confermato che i limiti di emissioni saranno inferiori ai limiti imposti per legge.
Nessuno ha inteso chiarire, però, il motivo per cui proprio Terna, insieme all’Arpa, si è preoccupata di sapere se nei locali del canile comunale di contrada Santa Lucia soggiornano esseri umani per un periodo superiore alle 4 ore giornaliere. Il Comune, da parte sua, ha risposto che non c’è presenza di esseri umani per oltre 4 ore al giorno, ma forse non è stato tenuto in considerazione il fatto che in quella struttura ci vive un custode e che ci vivono anche centinaia di cani, per 24 ore su 24. Ci siamo già posti il problema di comprendere il motivo di quella richiesta di Terna ed Arpa. Se non c’è pericolo di emissioni, perché assicurarsi che nessuno resterà esposto a quelle radiazioni per oltre 4 ore al giorno?
E non è tutto. Nella corposa documentazione prodotta in sede di conferenza di servizi per l’emissione delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione del cavidotto (collegherà con cavo interrato la stazione elettrica di Brindisi Enipower all’elettrodotto aereo 380 Kv della centrale Brindisi Nord) non ci è sembrato di trovare alcun riferimento al Parco naturale delle Saline di Punta della Contessa. Il cavidotto attraverserà il Parco e quindi entrerà in contatto con tante specie animali che popolano quell’area naturale. Si può escludere qualsiasi rischio per tali animali? Possibile che nessuno si sia posto il problema? E come mai non se ne fa cenno?
Nessun riferimento, infine, al fatto che il cavidotto attraverserà un’area in cui è possibile (come previsto da piano regolatore) realizzare strutture sportive.
Il Parco è di competenza comunale, così come il canile. Quindi qualche risposta, a questo punto, sarebbe lecito attenderla proprio da Palazzo di Città.