Puntuale arriva la nota di precisazione di Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana e che a Brindisi sta realizzando un cavidotto a 380 kV dalla stazione elettrica della centrale di Brindisi Enipower all’elettrodotto aereo 380 kV di Brindisi Nord – Brindisi Pignicelle. Come avrete modo di leggere, Terna precisa che rispetta tutti i limiti previsti per l’esposizione ai campi elettromagnetici. Nessuno, a dire il vero (men che meno Brindisitime) ha pensato qualcosa di diverso. I limiti vengono rispettati. Già, ma quali limiti? Perché ARPA ha chiesto a Terna di farsi garantire dal Comune che nei locali del canile non vi fossero esseri umani per più di quattro ore al giorno? Se non c’è alcun problema, perché viene posta la questione? E come mai non ci si preoccupa anche del benessere dei cani? Insomma, da Terna ci aspettiamo una precisazione in cui si dice che nei locali e nei recinti per cani del canile si può stazionare anche per 24 ore al giorno (così come fanno il custode della struttura, la sua famiglia ed i cani ospitati nella struttura).
L’aver posto il limite delle 4 ore francamente continua a preoccuparci e la nota di Terna non risolve le nostre perplessità.
Ecco la nota di TERNA:
Il cavidotto 380 kV attualmente in realizzazione rispetta tutti i limiti previsti dal DPCM del’8 luglio 2003 in merito all’esposizione ai campi elettromagnetici. In particolare, in corrispondenza del canile e relativi edifici, i cavi sono posati ad una distanza superiore a 15 metri che garantisce un’esposizione molto inferiore ai limiti imposti dalla legge.
Inoltre, Terna si è già impegnata, su richiesta ufficiale del Comune, a posare una tubazione di circa 1.800 metri di lunghezza all’interno della trincea dei cavi per assicurare la fornitura di acqua potabile al canile che attualmente ne è privo.
