Una nuova denuncia della situazione in cui versa il Centro impiego a Brindisi, con risorse umane ridotte al minimo e file interminabili fuori dai cancelli dell’una di notte per avere un posto nell’elenco dei 30/40 casi da smaltire la mattina dopo.
Ed ecco che nuovamente si preannuncia una battaglia sindacale: la Cgil ha assicurato che presto verrà riconvocata una nuova conferenza per discutere della mai risolta situazione dei centri impiego nel Brindisino.
“Ho già sollevato la questione a margine delle tante discussioni sulla crisi di Brindisi in tutti i settori, questo territorio aspetta costantemente risposte dal Governo. Un esempio che dimostra non esserci un piano e attenzione, per questo territorio. Ci sono continui spostamenti, senza adeguata valutazione, del personale da Brindisi sulla provincia” ha ricordato il segretario confederale della Cgil, Antonio Macchia.
“Sono mesi che lo diciamo. Ora basta, è il momento di chiedere nuove risposte al Governo e lo faremo presto convocando una nuova conferenza con il Prefetto e i sindacati” ha annunciato Macchia. Una battaglia, quella dei sindacati, Cgil, Cisl e Uil, iniziata già a ottobre dello scorso anno, quando, dopo una nota unitaria organizzarono una manifestazione per sensibilizzare la Regione a occuparsi della questione, a cui seguì un incontro con il Prefetto. Ma come, purtroppo, previsto nulla è cambiato.
“Bisogna sottolineare il lato umano e sociale della questione oltre che lavorativo: è stato impiegato un sorvegliante per controllare che non accada nulla, perché le persone che aspettano tutta la notte per un certificato sono stremate al mattino, dopo l’ennesima ora di fila, e giunti agli sportelli hanno i nervi a fior di pelle, cosa che procura disagi e ansia nei dipendenti sotto-organico” dice Macchia che si riferisce alla questione degli spostamenti a rotazione di uno dei 6 impiegati nel centro impiego di Brindisi su quello di Ostuni ancora più in crisi.