Un altro punto in favore dei proprietari di Acque Chiare. La Corte d’appello di Lecce, infatti, la confermato la prescrizione dei reati ascritti, senza confisca. Un risultato atteso, che conferma il pronunciamento di primo grado e respinge le obiezioni mosse dalla pubblica accusa.
Ma non è ancora finita. C’è un altro procedimento in corso dove dovrà pronunciarsi la Cassazione il prossimo 5 luglio. In quella sede si decideranno le sorti di Acque Chiare.