“LIBERI DI MUOVERSI” – SI DIA IL VIA ALL’ADOZIONE DI SPAZI INCOLTI

DAVANZALI DI BRINDISI…..UNITEVI!!

All’Assessore alle opere pubbliche del Comune di Brindisi,

A PRIMAVERA BEN INOLTRATA CI APPRESTIAMO A RIVEDERE FIORITE DAVANZALI, BALCONI, AIULE E TUTTO IL VERDE SELVAGGIO…..MA QUALCOSA MI DICE CHE RITROVERO’ la solita BUGANVILLEA CHE CI ASSOCIA AD ALTRE CITTA’ DEL SUD.

FACENDO UN GIRO TRA LA MINNUTA E LA STRADA PROVINCIALE SAN VITO IL VERDE NON ABBONDA..OSEREI DIRE GOVERNA! ORTICELLI, PIANTE RIGOGLIOSE CHE MANGIANO L’ASFALTO, ALL’OPPOSTO SULLA STRADA CHE DA VIALE ALDO MORO ARRIVA A COLLEGARE  IL CENTRO…BEH 10 VASCHE DI TIMIDI CICLAMINI… AVREI OSATO DI PIU!

BRINDISI UN POLMONE VERDE SENZA NESSUNA FIGURA DI RIFERIMENTO BOTANICA.

SI, HO DETTO BENE..OSO DIRE UN ARCHIETTO BOTANICO!

CI VORREBBE UNA RISCOSSA GIARDINIERA!

A VERSAILLES direbbero” Je plante donc je suis” (Pianto dunque sono) Alain Baraton, che da 35 anni governa il verde della reggia di  Versailles.

Quello dove vorrei che il Comune di brindisi arrivasse ….è la cultura del verde attraverso quello che possiamo menzionare l’impulso per ogni amante della terra, di SPERIMENTARE!

PIANTARE è L’IMPULSO  primordiale da quando esiste l’eden, saper  riprodurre le piante…. La consapevolezza di  vedere di poter dare vita a un ramoscello inerte e saperlo curare nel tempo, o di poter abbellire un pezzo di cemento con un qualcosa che di vitale ci riavvicina a quella sensazione di benessere che è tipica del giardinaggio piu comune.

Parliamo di casi pratici …chi sta in condominio e  non può?

Perche non predisporre tramite delle vere adozioni di aiuole e pezzi di terra incolti con entità reali nelle periferie e poi nelle realtà condominiali piu centrali?

Nelle periferie sarebbe piu facile assegnare il verde delle aiuole delle rotonde alle aziende che potrebbero trarne del vantaggio sponsorizzandosi con opere in verde. O s

I condominii potrebbero adottare le aree più vicine o prossime sotto la  propria iniziativa e su concessione e autorizzazione dell’assessore in caso di spazi pubblici abbandonati per beneficiare anche a livello di tasse visto gli incentivi statali sul verde e sulla possibilità di installare il verde verticale.

Tramite un bando ad hoc e delle regole ben precise  si potrebbe dare impulso a questa città che vede spazi incolti lasciati all’incuria e trasformati alle volte in discarica.

Ridisegnare questa città attraverso piccoli input che possano essere d’ispirazione per ridare vita a spazi incolti per trasformali in prototipi di resistenza vegetale.

Ci sono fiori che in questo grande giardino mancano e che mi piacerebbe vedere non per mia passione personale ma per vedere quanto questa città tenga non solo all’arricchimento n genere ma del suolo  d’altronde chi possiede la SEMENZA TIENE IN PUGNO IL MONDO( prov. Di culto indonesiano)  e a Brindisi non manca di certo il clima o la terra, o le sementi!

Non elogio il prato all’inglese o la solita pianta grassa  messa li che non chiede nessuna accortezza, piuttosto penso che la nostra città è vero che ha mostrato interesse sul lato del verde, basti vedere Via Del Mare rigogliosa e con tanto di viticoltura urbana ma c’e bisogno di fare anche oltre di piantare di sporcarsi le mani in altri posti per ingentilire ciò che il cemento non fa.

Questo è solo uno spunto per poter avviare quello che sarebbe opportuno avviare un processo di architettura politica del verde urbano ….. potremmo creare il TERZO PAESAGGIO ?!

jill Clement un guerrigliero del verde , cosi potremmo definirlo ,ha definito alcuni tipi di spazi dei  veri non luoghi dove per Terzo paesaggio si intende uno spazio che non esprime né il poter ne la sottomissione.

Siamo un popolo di naviganti, eroi, comandanti, e …giardinieri!

Infine mi piacerebbe ricordare che tutti noi mangiamo l’avocado …grazie all’importazione fatta per primo in assoluto da Mario Calvino un botanico per eccellenza ..padre del Barone Rampante e padre della filosofia botanica di fama internazionale.

Ci piacerebbe che questa politica prendesse spunto da queste poche IDEE semplici per avviare quello che negli utlimi tempi abbiamo perso, che fin da piccoli i nonni ci insegnano, IL POTERE DELLA TERRA, tramite le adozioni di spazi incolti a chi ne faccia richiesta non per appropriarsene ma per abbellire ciò di cui facciamo tutti parte.

Dott. Mazzetti Marcella

Liberi di Muoversi

Brindisi

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