Ecco la nota di Articolo 1 a firma di Giovanni Brigante:
Il sequestro della Centrale Federico II e per equivalente di oltre 500 mln di euro a carico di Enel Produzione per reati ambientali costituiscono un punto di non ritorno per la politica giudiziaria in materia di reati ambientali nel distretto della Corte d’Appello di Lecce, che ci auguriamo avrà dei riflessi sull’attività di indagine della Procura circondariale di Brindisi, presso la quale, da anni, pendono denunce di privati cittadini ed associazioni non solo per reati ambientali, ma anche per le conseguenze sulla salute del grave inquinamento provocato da alcuni processi industriali.
La pratica dello smaltimento illecito di rifiuti nel nostro territorio, e’ nota anche alla Procura della Repubblica locale. I veleni interrati nello stabilimento Petrolchimico e nell’area di Micorosa, la piu’ grande discarica di rifiuti tossici e nocivi d’Europa, e’ stata oggetto di specifiche denunce e di indagini da parte della Commissione di inchiesta sulle ecomafie, che avrebbe meritato altra sorte giudiziaria.
Bisogna impedire che si possa creare un senso di impunità per questo genere di reati e di rassegnazione rispetto al disastro ambientale patito dal nostro territorio ed alle conseguenze di esso sulla salute della popolazione.
Il grave inquinamento delle matrici ambientali, così come emerso nelle campagne di caratterizzazione, e le conseguenze sulla salute dei brindisini, così come fotografato dallo studio Forastiere, impongono alla politica locale di riprendere il proprio ruolo guida sul tema della tutela dell’ambiente e della salute, abdicato per troppo tempo, per collocarlo tra le priorità dell’agenda politica ed al centro dell’azione amministrativa.
La nostra cittadinanza vive silenziosamente una guerra “civile” per le malattie da inquinamento, che, ormai, costituisce un costo inaccettabile anche per le pubbliche amministrazioni, mentre gli oneri di caratterizzazione e di bonifica costituiscono costi ingiustificabili per le imprese che non hanno inquinato o per chi intende insediare nuove iniziative imprenditoriali.
Sono ineludibili proposte ed iniziative amministrative concrete su questi temi.
Completamento dei piani di caratterizzazione, bonifiche, riduzione dei rischi da esposizione ad inquinanti, potenziamento della rete di monitoraggio e di controllo delle emissioni in aria, acqua e sottosuolo, realizzazione di politiche di prevenzione e potenziamento delle strutture deputate alla diagnosi e cura delle patologie onco-ematologiche, nonché degli interventi assistenziali, devono essere i punti cardine di una nuova politica ambientale sul nostro territorio.
Su tali temi Art. 1 ha elaborato documenti e proposte che si accinge a condividere con la cittadinanza e con le associazioni che da anni sono impegnate nel nostro territorio su questi temi, per trasformarli in una piattaforma di azione amministrativa.
A2A deve smontare i propri impianti e bonificare le aree in cui è insediata.
Non ci interessa la sponsorizzazione di squadre di calcio o di basket, le aziende che hanno inquinato devono accollarsi gli oneri economici derivanti dalle conseguenze dell’inquinamento prodotto.
Panem et circenses non basta più.
Giovanni Brigante
Art.1 MDP Brindisi