In Puglia le prime otto famiglie in fuga dall’Afghanistan, Bruno: “Ora sta a noi fare rete. Queste persone, questi bambini, hanno bisogno di tutto. Sono certo che i nostri sindaci dimostreranno che la nostra è ancora una terra di pace, solidarietà e accoglienza”.
Ieri notte in Puglia sono arrivati i primi 8 nuclei famigliari di afghani in fuga dal proprio paese riconquistato dai fondamentalisti talebani.
Vedere bambine, bambini, madri, padri trovare ospitalità e un briciolo di serenità dopo così tanta paura fa sentire orgogliosi, una volta di più, di essere italiani e pugliesi.
Come Regione e Protezione Civile siamo al lavoro per garantire che questo momento così delicato si svolga nel modo più sicuro e sereno possibile.
Ma non possiamo fermarci e la solidarietà deve essere estesa.
Hanno bisogno di tutto: non hanno indumenti di ricambio, scarpe, abbigliamento.
Durante la fuga non hanno avuto in tanti la possibilità di portare nulla.
E dobbiamo fare rete.
Ricordo quando da sindaco, nel 2014, aprì le porte della mia città ad altri profughi in fuga dalla furia criminale di altri fondamentalisti: i tagliagole dell’ISIS che stavano insanguinando la Siria.
Oggi sono certo che tutti i sindaci e le Amministrazioni pugliesi daranno il proprio contributo, la propria disponibilità nelle proprie possibilità, per confermare la nostra come terra di pace e accoglienza.
Queste appena arrivate sono famiglie come le nostre.
Quelle nove bambine e quei cinque bambini sono figlie e figli nostri.
Che chiedono solo di poter vivere in pace e libertà.
Di potersi costruire un futuro senza il terrore di essere torturati, frustati, uccisi per avere il volto scoperto o per aver osato ridere.
Dobbiamo proteggere quante più persone è possibile da quella follia.
Dobbiamo essere e rimanere umani.
Maurizio Bruno
(Presidente del Comitato regionale
permanente della Protezione civile)
Consigliere Regionale della Puglia
(gruppo consigliare PD)