Celebrata questa mattina nel piazzale antistante il Monumento nazionale al Marinaio d’Italia, la Giornata della memoria dei marinai scomparsi in mare. La prima celebrazione ufficiale è stata svolta il 12 novembre 2002 alla presenza del Presidente della Repubblica pro tempore Carlo Azeglio CIAMPI. Interpretando la sensibilità diffusa nell’ambiente marinaro, con provvedimento di legge 204 del 2012 è stato disposto che il giorno commemorativo diventasse il 9 settembre di ogni anno a ricordo dell’affondamento della Corazzata Roma e dei Cacciatorpedinieri Da Noli e Vivaldi avvenuto al largo dell’Isola dell’Asinara il 9 settembre del ’43, il giorno dopo l’Armistizio. In quel tragico evento persero la vita circa 1700 marinai tra cui il comandante della corazzata Roma, capitano di vascello Aidone Del Cima e il Comandante delle Forze Navali da Battaglia della regia Marina, l’Ammiraglio Carlo Bergamini. L’Italia, per mantenere viva la memoria di quanti, eroi conosciuti e sconosciuti, hanno sacrificato la loro vita al servizio della Patria, facendo del mare il loro sacrario, li ricorda in questa giornata. Alla cerimonia di questa mattina hanno partecipato autorità civili, militari e religiose. Tradizionale liturgia della parola dell’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, Mons. Domenico Caliandro, accensione dell’ara votiva e deposizione della corona d’alloro nella cripta del monumento. In chiusura l’allocuzione dell’Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli, Capo di Stato Maggiore della Marina. L’INTERVISTA
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