INTERESSANTE INCONTRO SULLE TRADIZIONI PER SANT’ANTONIO ABATE

Nella bella ” cornice” della Chiesa di San Sebastiano o delle Anime, in Brindisi, si è tenuto il XLIX Colloquio di studi e ricerca storica. L’ argomento trattato era : ” Sant’ Antonio Abate, la festa, la storia. Ha aperto i lavori, il prof. Antonio Mario Caputo ( Società di Storia Patria per la Puglia) che ha parlato dell’ importanza dello studio delle tradizioni, la festa e la storia di questo evento che, annualmente, viene celebrato. Ha presentato, inoltre, gli altri relatori che si sarebbero avvicendati, il prof. Eugenio Imbriani ( Università del Salento) , il prof. Giacomo Carito ( Società di Storia Patria per la Puglia) e il prof. Giuseppe Marella ( Società di Storia Patria per la Puglia) . Come nota di colore, Giancarlo Cafiero, ha letto delle poesie in vernacolo, sempre inerenti il tema del convegno. È stata approfondita la figura di questo Santo che donò tutti i suoi beni ai poveri. Importante fu, inoltre, il suo contributo per fortificare la Chiesa. La figura di Sant’ Antonio è collegata al fuoco e alla protezione degli animali. Il Santo protegge tutti coloro che lavorano con il fuoco, guarendo da quel fuoco metaforico che è l’ herpes zoster, comunemente chiamato: fuoco di Sant’ Antonio. È una malattia molto fastidiosa a carico della cute e delle terminazioni nervose. È tradizione, anche ai nostri giorni, accendere i ” falò di Sant’ Antonio” , come funzione purificatrice e fecondatrice. La focara salentina più nota, è quella di Novoli, una vera e propria festa che richiama tantissima gente. Ogni anno, si cerca di rendere l’ evento più originale, variando le forme e altro. L’ incontro è stato molto interessante, anche perché è stata focalizzata l’ evoluzione che, negli anni, ha avuto questa festa. Anna Consales

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