Il giovane che è stato ricoverato in gravi condizioni questa mattina al Vito Fazzi di Lecce con ferite da colpi di fucile alle gambe è Gianluca Rubino, 25enne, che nel marzo 2016 venne arrestato con altri tre complici di una presunta banda di ladri seriali, articolati in una associazione per delinquere.
Gianluca Rubino
Ad arrestarli i poliziotti del commissariato di Mesagne in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare richiesta dal pm Raffele Casto e disposta dal gip Stefania De Angelis. Colpivano, spesso in trasferta, a bordo di una Smart Four Four di notte per rubare altre autovetture, attrezzi di lavoro e per compiere anche furti in abitazione. A incastrarli il 9 febbraio del 2016 il gps che ha permesso agli investigatori di seguirne i movimenti: quel giorno vennero arrestati in flagranza di reato a Porto Cesareo: provavano a forzare una Fiat Punto Evo grigia parcheggiata per strada. Dalle indagini, che un mese dopo fecero emettere le ordinanze di custodia cautelare, si accertò che 12 erano i furti andati a buon fine e 6 tentati. Gianluca Rubino, Valerio Mingolla, 26 anni, e Alessandro Carone, 34 anni, finirono ai domiciliari mentre Fabio Iurlaro, di 28 anni, venne condotto in carcere. Dalle intercettazioni ambientali riportate nel provvedimento che dispose la misura cautelare emerse anche la fierezza della banda nel commettere gli illeciti: “Dove passiamo noi non cresce più erba”.
Il giovane ferito era ancora ai domiciliari quando alle 4 e 45 di questa mattina è stato soccorso da 118 e carabinieri per le strade di campagna tra Veglie e Leverano ferito alle gambe e trasportato in ospedale. Un’ora prima un vigilantes ha sventato un furto in gioielleria a Leverano. Si indaga per capire se i due eventi siano collegati.