COMUNE DI BRINDISI: LE PRECISAZIONE DELL’ASSESSORATO ALL’URBANISTICA SU PIANO DELLA COSTA

L’assessorato all’Urbanistica di Brindisi ha inviato una nota in riferimento “a ventilati interessi speculativi celati dietro il Piano Comunale della Costa”.

“Quanto lamentato dalle associazioni di tutela del patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico di Brindisi è stato riscontrato, recepito e fatto proprio da ben due anni dall’Amministrazione comunale. in riscontro alle Osservazioni pervenute dalle stesse associazioni nella fase antecedente la fase di “scoping” della Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano giusta deliberazione delle Giunta Comunale n. 21 del 26/01/2015, consultabile sulla pagina dedicata alla “strumentazione di tutela e vincolo, del sito istituzionale cartografico del comune all’indirizzo www.sistcartinfo.it.

In particolare, tra l’altro si è disposto:

L’avvio del procedimento Valutazione Ambientale Strategica unitamente alla Valutazione di incidenza ai sensi della L.R. n. 11/2001;

E’ stata sancita l’efficacia del Piano  Comunale della Costa esclusivamente nelle aree del demanio marittimo conformemente a quanto stabilito dalla L.R. 17/2006 (oggi 17/2016), demandando alla prossima pianificazione generale la gestione delle are immediatamente adiacenti alla dividente demaniale;

E’ stato chiarito, in merito alla verifica delle aree per la libera balneazione rispetto alle aree concedibili (il famoso rapporto 60% spiagge libere e 40% lidi privati) già effettuata sin dalla prima fase progettuale per “sub unità fisiografiche”, come del resto previsto dalla stessa Regione, pertanto verificando tale rispetto separatamente per i differenti tratti costieri (tratto costiero nord, da Torre Guaceto a Punta Penna- il tratto costiero centrale, da Punta Penna a Bocche di Puglia -tratto costiero sud da Saline a Cerano);

In merito alle così dette Aree logistiche militari e non, tali attività sono escluse dal demanio marittimo delegato alle regioni dallo stato ai sensi di quanto disposto dal dPCM 21/12/1995 e pertanto escluse dalla regolamentazione del PCC.

Invece, proprio grazie all’adozione del PCC potrà essere garantito l’adeguamento delle strutture balneari preesistenti secondo quanto stabilito dalla stessa normativa regionale evitando così possibili situazioni di conflitto.

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning